Sunday, 28 February 2010

Lettura

Adesso sto leggendo Male d´amore di Ángeles Mastretta.
Emilia Sauri vuole esser viva e libera: dai genitori ha ereditato la passione per la medicina e per la letteratura, dalla zia Milagros l'anticonformismo e la fedeltà ai propri ideali, ma anche agli impulsi del cuore. Emilia vive la rivoluzione messicana, cura le vittime della guerra, ma soprattutto vive la sua duplice storia d'amore e di bigamia. Incantata dal rivoluzionario Daniel fin dall'adolescenza, intreccia con lui una vicenda di legami e abbandoni, in cui la magia sensuale che li afferra a ogni incontro non scema con gli anni. Ma nel cuore di Emilia c'è spazio anche per il dottor Zavalza, con cui vive anni di pace amorosa, a cui attribuisce senza esitazioni la paternità dei suoi tre figli, che sa come curare il "male d'amore" che Daniel le infligge.
 Ho letto Marcovaldo, di Italo Calvino. Una dolce storia interessante sul un uomo povero e la sua famiglia.
Anch´io ho letto Notturno Indiano, di Antonio Tabucchi,  pubblicato nel 1984 presso.


Si tratta di un resoconto di viaggio, narrato in prima persona. È un itinerario esistenziale in forma di diario di viaggio.

Il narratore, senza nome, percorre l'India alla ricerca del suo amico Xavier. Attraverso varie tappe, e conosce diversi persone come: una prostituta, un jainista, il direttore della Theosophical Society, un mostro e suo fratello, un fantasma, ... Segui molti piste false nella ricerca.

Nei primissimi capitoli l'autore evidenzia la tetra miseria che l'intera India patisce, gli effetti disastrosi sulla popolazione del colonialismo inglese, la dipendenza economica dall'Europa. Tutto questo ha portato ad un incredibile abbassamento del tenore di vita, Alla luce di tale sfacelo è ben comprensibile la constatazione del cardiologo dell'"ospedale": "Essere atei è la peggiore maledizione, in India"

A partire dal terzo capitolo i problemi dell'India, quali sono spariti per dare vita al contrasto con il lusso degli alberghi, il Taj Mahal,

Tema ricorrente del libro, è quello degli incontri: essi avvengono sempre di sera o di notte e ciò non è un caso: infatti occorre ricordare la frase portante all'inizio del capitolo sei, "Il corpo umano potrebbe non essere altro che un'apparenza. Nasconde la nostra realtà. Prende consistenza sulla nostra luce o sulla nostra ombra", come se il corpo, la sostanza, la valigia del jainista, fosse messo in chiaro e compreso proprio al momento delle ombre, ovvero la notte. Per Tabucchi gli incontri sono casuali, ma determinanti lo svolgersi degli eventi, come già osservato in Sostiene Pereira e in Piccoli equivoci senza importanza; essi avvengono con persone con cui ci si permette confidenza, che si è certi di non rivedere più. In tal modo il jainista confessa di avere pochi giorni di vita, i due inglesi appena conosciutisi dibattono amichevolmente circa l'arte dravidica e la ladra dell'albergo, Margareth, non solo non perde la calma sapendo che la propria lettera è stata aperta e trascritta dal protagonista, ma addirittura accetta consiglio ed è consolata da un uomo, Roux, che per lei, in fondo, è uno sconosciuto.

L'incontro con il ragazzo di 10 anni e il suo fratello Arhant permette l'introduzione di concetti come la coesistenza del Karma, destino, e Atma, anima individuale, all'interno del corpo; e ciò che risalta all'esterno è solo Maya, ovvero apparenza, illusione ancora una volta ricollegata alla frase iniziale del capitolo sei sopra riportata.
La frase "tu sei un altro" è logicamente impossibile poiché non si può essere diversi da ciò che si è, ma esplicabile soltanto all'interno della finzione del romanzo: infatti l'indovino deforme suppone che l'Atma di Roux, nella realtà dell'opera, sia in un luogo diverso, su di una barca, forse la stessa nella quale successivamente il protagonista prenderà parte alla festa degli hippies.
Tabucchi crea una storia all'interno di un'altra storia, ovvero si ha "il romanzo che racconta se stesso"
Per concludere, il mistero non è nel ricercato, ma nell'investigatore: il suo è un viaggio iniziatico. Alla ricerca di sé stesso, forse.

3 comments:

Anonymous said...

MASTER HAS SEEN MY COMMENT SOY NABIL.

Bilinguandia said...

Hi, Nabil.
I read your comment.
Thank you for leaving it.
See you tomorrow!
Don´t forget to do your homework.

Anonymous said...

Hola seño soy yo Cristina esque me he conectado y ya e echo todos los ejercicos que has metido.A no había nada de Mates y Lengua no?¿


Tkm seño


De Cristina García