Fettà di tiramisù
Diverse fonti (da "Vin Veneto" del 1981, dall'Accademia Italiana di Giuseppe Maffioli, a portali internet di cucina) da molti anni testimoniano che il tiramisù sarebbe nato a Treviso al ristorante "Le Beccherie" dalle mani del pasticciere Roberto Linguanotto detto Loli.
Altre versioni e racconti in merito portano l'ideazione del dolce a Siena: i pasticceri lo avrebbero creato in onore di Cosimo III in occasione di una sua visita alla città. Alcune pasticcerie del Veneto e Friuli affermano di aver preparato il dolce già nel 1974-75.
Oggi lo caratterizzano il gusto intenso e delicato, per prepararlo secondo la ricetta originale servono i seguenti ingredienti: biscotti savoiardi, uova, zucchero, caffè, mascarpone, cacao in polvere.
Nella ricetta originale non è previsto liquore, in quanto il dolce nella sua origine era destinato a tutti, sia ai bambini che agli anziani, la forma originale del dolce è rotonda anche se la forma dei savoiardi o pavesini favorisce l'uso rettangolare o quadrata della teglia.
Nel tempo le persone hanno provato a cambiare la ricetta sostituendo alcuni ingredienti principalmente il caffè e sono nate varie varianti come: il tiramisù ai frutti di bosco, al limone, alle fragole, all'ananas, allo yogurt e al lampone.
Tra le versioni preparate sono da ricordare quelle che ai savoiardi sostituiscono i noti biscotti pavesini o oro saiwa, le tradizioni familiari in merito alla preparazione con l'uno o l'altro ingrediente sono motivo di goliardica rivalità tra i sostenitori dell'una o dell'altra ricetta.
Negli anni 70 il tiramisù era già stato introdotto nella pasticceria e nei ristoranti più prestigiosi ed innovativi. La sua lenta introduzione nei laboratori di pasticceria e cucine è stata causata principalmente da 3 fattori: 1- Il costo del mascarpone che è la parte più ricca del latte, era ottenuto solo per affioramento della crema di latte 2- Il dover utilizzare uova a crudo con rischi di contaminazione batterica da salmonellosi 3- La conservazione limitata all'uso di refrigeratori (frigoriferi) e non con le ghiacciaie molto diffuse sino a fine anni 50.
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